Italo Calvino nelle città

DATI DI PRODUZIONE

Titolo originale: Italo Calvino nelle città. Paese: Italia. Anno: 2024. Durata: 80’. Regia: Davide Ferrario. Sceneggiatura: Marco Belpoliti, Davide Ferrario. Organizzatore Generale: Flavia Pasquini. Coordinamento post-produzione: Iolanda Cirillo. Produttori:  Gloria Giorgianni con Pietro Peligra. Produttori Esecutivi: Gloria Giorgianni, Tore Sansonetti. Produttore Associato: Carlotta Schininà. Casa di produzione:  Anele, Rai Cinema, Luce Cinecittà e RS Productions (con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund; Ministero della Cultura – Direzione Generale cinema e Audiovisivo). Ricerche di repertorio: Alessia Petitto, Cristina Sardo. Fotografia: Andrea Zanoli, Andrea Zambelli. Montaggio: Cristina Sardo. Musiche originali: Yakamoto Kotzuga. Sound design: Vito Martinelli. Scenografia: Francesca Bocca. Costumi: Giada Masi. Cast: Valerio Mastandrea (alter ego dello scrittore), Alessio Vassallo (alter ego dello scrittore), Filippo Scotti (alter ego dello scrittore) e la partecipazione straordinaria di Violante Placido (musa calviniana).

SINOSSI

In occasione del centenario dalla nascita di Calvino, Davide Ferrario mette in scena vita e poetica dell’intellettuale sanremese attraverso un viaggio tra le città visibili e “invisibili” in cui l’autore ha vissuto. Un suggestivo itinerario audiovisivo che restituisce un ritratto delle fasi di crescita artistica, dalla fanciullezza fino alla maturità, di uno degli scrittori e intellettuali più influenti del Novecento italiano.

TRAILER

 

COMMENTO

Italo Calvino nelle città è il quarto documentario del regista Davide Ferrario dedicato ai grandi letterati italiani, dopo Mondonuovo(2003), La Strada di Levi (2006) e Umberto Eco: La biblioteca del mondo (2022). Questo nuovo capitolo ci accompagna nella mente di Calvino, intellettuale visionario che, attraverso il suo impegno civile e la sua straordinaria produzione letteraria, ha segnato profondamente la cultura italiana del Novecento. Il film ci introduce nella vita e nella poetica dello scrittore sanremese, ripercorrendo le sue fasi di crescita artistica dalla fanciullezza all’adolescenza, fino alla maturità. Ne emerge così un ritratto sincero, sfaccettato e complesso dell’autore, distante da ogni banalizzazione o categorizzazione affrettata. In questo percorso, l’intento del regista è di intrecciare la prosa alla poesia audiovisiva, e di afferrare lo spirito eterno delle città calviniane, sospese tra passato e presente, realtà e immaginazione. Grazie a questa inscindibile fusione di immagini, suoni e parole si comprende l’importanza dell’arte per Calvino: il teatro, il cinema, la letteratura non sono strumenti propagandistici a servizio della dittatura, ma mezzi rivoluzionari che rivendicano la libertà e offrono una riflessione sulle ferite lasciate dalla guerra. Con la maturità artistica e l’influenza dello scrittore Jorge Luis Borges, egli comprende non solo il valore emancipatorio della letteratura, ma anche il suo potenziale sperimentale: la letteratura può liberarsi dagli schemi tradizionali e oltrepassare i propri confini, assumendo così il carattere del gioco combinatorio. Dopo aver combattuto la guerra di Liberazione, Calvino non si ferma a guardare “oltre il ponte”, ma estende il proprio sguardo oltre i limiti narrativi, sperimentando nuovi stili di scrittura capaci di svelare i meccanismi stessi delle parole. Attraverso questo documentario, Ferrario ritrae con maestria un Calvino attivista e cosmopolita, impegnato nella lotta per la libertà e per i diritti, ma anche un autore che vede nell’arte uno strumento salvifico e sperimentale, capace di offrire all’uomo una via di fuga dalla realtà e una forma di riscatto dalle proprie umiliazioni.

CRITICA

Un documentario che cerca di restituire la grandezza e l’attualità di Calvino con un’operazione a metà tra biografia e reinterpretazione.

– Roberto Manassero, MyMovies

Belpoliti e Ferrario realizzano un ritratto di Calvino attraverso una trama relazionale che circoscrive spazio fisico, dilatabile o inabissabile, e spessore temporale, di un’esistenza devota sì alla letteratura, ma soprattutto alla scrittura.

– Carolina Lacucci, Cinematographe

Italo Calvino nelle città è dunque l’ambizioso (seppur mai presuntuoso) tentativo di suggerire l’inafferrabilità dell’intellettuale sanremese. Raccontato in un viaggio attraverso le sue sette o settantasette meraviglie e attraverso le risposte che ha dato – e continua a dare – alle nostre domande.

– Dario Boldini, Sentieri Selvaggi

A cura di Ivan Battaglia

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