Davide Ferrario: director, autore
Classe 1956, nato a Casalmaggiore ma cresciuto e formatosi a Bergamo, Davide Ferrario è un prolifico regista, sceneggiatore, scrittore e fotografo. Tra gli storici animatori delle attività di Lab 80 e co-fondatore di Bergamo Film Meeting, Ferrario ha sensibilmente contribuito alla diffusione della cultura cinematografica cittadina. In questa intervista, realizzata dagli studenti dei corsi di cinema tenuti da Adriano D’Aloia, coordinatore del gruppo di ricerca CiMAv – Cinema e Media Audiovisivi, Ferrario racconta del proprio ruolo nella promozione della cultura cinematografica sul territorio a partire dagli anni Settanta, dei suoi esordi nel mondo della produzione indipendente e della sua fascinazione per il cinema americano, oltre a chiarire la propria idea del rapporto tra documentario e finzione e fornire alcuni suggerimenti agli aspiranti registi.
Intervista a cura di Alessandro Anghelone, Ludovico Arrigoni, Ivan Battaglia, Beatrice Bonacorsi, Nicole Bertuletti, Giorgia Franzoni, Clara Giussani, Davide Mauri, Giuseppe Moriggi, Elisabetta Quarenghi, Mirco Roncoroni. Riprese: Andrea Fomasi. Colorist: Gloria Zucchelli (Bapu). Fotografie: Sara Aresu. Montaggio: Adriano D’Aloia.
In occasione della recente uscita del film Italo Calvino nelle città (2024), a cavallo tra novembre e dicembre 2024 l’iniziativa di Public engagement dell’Università degli studi di Bergamo “Cinema Docet. Proiezioni sull’attualità in UniBg” gli ha dedicato una retrospettiva incentrata sul rapporto tra cinema e letteratura italiana contemporanea. Durante la rassegna sono stati proiettati Umberto Eco – La biblioteca del mondo (2022), La strada di Levi (2007) e Mondonuovo (2003). I film sono stati commentati dai docenti Marco Belpoliti, Riccardo Fedriga e Nunzia Palmieri e discussi assieme a un folto pubblico.