Cinema e A.I. oltre l’infinito

Quali sono le sfide, le potenzialità, i limiti, le ricadute sociali e culturali dell’Intelligenza Artificiale? In che modo il cinema ha prodotto e continua a produrre un immaginario tecnologico che anticipa, elabora e riflette l’euforia e le paure reali dell’A.I.? Su questo tema e a partire dalla proiezione del capolavoro del 1968 di Stanley Kubrick 2001: Odissea nello spazio, giovedì 10 ottobre 2024 nell’Aula 1 della sede di Pignolo dell’Università degli studi di Bergamo ha preso il via la nuova stagione dell’iniziativa di Public engagement Cinema Docet. Proiezioni sull’attualità in UniBg. 

All’evento inaugurale hanno preso parte Sergio Gandi, vicesindaco e assessore alla cultura e ai rapporti con l’Università del Comune di Bergamo, quest’anno ente patrocinante dell’iniziativa, Elisabetta Bani, prorettrice alla Terza Missione e rapporti con il territorio, Francesca Pasquali, prorettrice alla Comunicazione, Daniela Vincenzi, responsabile archivi di Fondazione Alasca, Maria Francesca Murru, coordinatrice del Tavolo di lavoro interdipartimentale sull’intelligenza artificiale, e Adriano D’Aloia, coordinatore del gruppo di ricerca CiMAv – Cinema e Media Audiovisivi, organizzatore dell’iniziativa.

Gli interventi dei relatori hanno messo in luce la centralità e la crucialità di una riflessione interdisciplinare sull’Intelligenza Artificiale anche attraverso la prospettiva del cinema e della sua capacità di immaginare e anticipare – spesso indovinandoli – i mutamenti nello scenario tecnologico e culturale della contemporaneità.

La rassegna prosegue tutti i giovedì alle ore 14 con il coinvolgimento dei membri del Tavolo di lavoro interdipartimentale sull’intelligenza artificiale di UniBg e di altre voci che animeranno il dibattito con il pubblico.

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