Nightmare before Christmas

DATI DI PRODUZIONE

Tim Burton’s The Nightmare Before Christmas, di Henry Selick, Stati Uniti d’America (1993)

Soggetto: racconto in forma di poesia e personaggi di Tim Burton; sceneggiatura: Caroline Thompson, con la collaborazione di Danny Elfman e Henry Selick; Produttori: Tim Burton, Denise Di Novi; Casa di produzione: Touchstone Pictures, Skellington Productions; Colonna Sonora: Danny Elfman; Art Director: Deane Taylor

Doppiatori originali: Chris Sarandon (Jack Skeletron per i dialoghi), Danny Elfman (Jack Skeletron per le parti cantate), Catherine O’Hara (Sally), Ken Page (Bau Bau), William Hickey (Dr. Finklestein), Edward Ivory (Babbo Natale), Glenn Shadix (Sindaco)

Doppiatori italiani: Renato Zero (Jack Skeletron), Laura Boccanera (Sally per i dialoghi), Marjorie Biondo (Sally per le parti cantate), Ennio Coltorti (Bau Bau per i dialoghi), Andy Surdi (Bau Bau per le parti cantate), Francesco Vairano (Dr. Finklestein), Silvio Spaccesi (Babbo Nalale), Giorgio Lopez (Sindaco)

SINOSSI

Si è appena concluso un’altra notte di Halloween, e nel Paese di Halloween tutti i mostri gioiscono per la buona riuscita dei loro spaventi agghiaccianti progettati nel corso dell’anno. Ma Jack Skeletron, il Re delle Zucche e idolo dei mostri, prova qualcosa di diverso quest’anno: stanco della sua routine di scheletro raccapricciante, vorrebbe che la sua esistenza prendesse una svolta. La notte del 31 ottobre, Jack vaga nel cimitero del Paese di Halloween, mentre da lontano Sally, una giovane e timida creatura fabbricata dal sadico Dr. Finklestein, lo osserva sperando Jack, un giorno, si accorga dell’amore che prova per lui. Dopo una notte di peregrinazioni nell’oscurità della foresta, Jack Skeletron si ritrova in un luogo sconosciuto: in uno spiazzo vi sono sette alberi con incise delle porte oltrepassabili; ognuna reca il simbolo di una festività, come il Ringraziamento, San Valentino o San Patrizio. Jack, tuttavia, è attirato da una porta a forma di pino addobbata con festoni e palline luccicanti: estasiato e affascinato, Jack s’intrufola nel paese di Natale, dove fervono i preparativi pe la festa che succede Halloween. Desideroso di impossessarsi di quella festa tanto diversa dalla sua, Jack torna nel suo paese e mette a punto un piano spaventoso…

TRAILER

COMMENTO

È nel 1982 che Tim Burton concepisce la storia di Jack Skeletron (nella versione originale, Skellington), il Re delle Zucche nel Paese di Halloween. Attraverso un racconto in forma di poesia, il cineasta di Burbank narra di uno scheletro stanco di ripetere ogni anno gli stessi terrificanti scherzi nella notte delle streghe, e venuto a conoscenza del Natale decide di far propria quella festività che regala così tanta gioia agli esseri umani. Il cineasta di Burbank, ai tempi disegnatore della Disney, traduce nella forma poetica una personale riflessione circa il succedersi delle festività nel corso dell’anno: in particolare, Burton rimane colpito da come gli addobbi di Halloween nelle vetrine dei negozi vengano subito scalzati da luci colorate e festoni natalizi tra il 31 ottobre e il 1° novembre di ogni anno. Passando dalla poesia allo storyboard sino a personaggi con caratteri ben precisi, Tim Burton, non abbandonerà mai il suo nightmare, pur dovendo fronteggiare il licenziamento dalla Disney alla metà degli anni Ottanta. A seguito del successo di Beetlejuice (1988) ed Edward mani di forbice (1990), la burton-mania esplode, e la storia di Jack Skeletron riacquisisce appeal negli studios del topolino. Ufficialmente, il cineasta californiano decide di non aderire alla realizzazione, in quanto già impegnato sul set di Batman Returns (1992); così la regia passa nelle mani di Henry Selick (che nel 2009 dirigerà Coraline e la porta magica per la Laika Entertainment), nonostante il film manterrà, alla sua uscita nelle sale, lo statuto di “un film di Tim Burton”, suscitando il malcontento di Selick. La tecnica prescelta è la stop motion – tecnica adoperata da Burton in numerose opere e, in particolare, in Vincent (1982) – e parlando di numeri: oltre 100 addetti ai lavori per tre anni, un minuto di film a settimana, 230 set distribuiti in una ventina di teatri di posa, 227 pupazzi con altrettante teste da poter sostituire a seconda delle scene. Nightmare before Christmas, oltre a essere un film di Natale assolutamente anticonvenzionale, ha portato nuovo respiro nell’arte dell’animazione, in contemporanea con le innovazioni della claymation della Aardman Animation (la casa di produzione di Wallace & Gromit). Il sofferto progetto di Tim Burton, tutt’oggi considerato un film di culto a trent’anni dalla sua realizzazione, è un mix perfetto fra arte cinematografica, design unico nel suo genere, scene memorabili e una colonna sonora (scritta da Danny Elfman) impossibile da dimenticare.

PREMI

  • Premi Oscar 1994: Candidatura per i Migliori Effetti Speciali (Pete Kozachik, Eric Leighton, Ariel Velasco-Shaw, Gordon Baker)
  • Golden Globe 1994: Candidatura Migliore Colonna Sonora Originale (Danny Elfman)
  • Saturn Award 1994: Miglior Film Fantasy, Miglior Colonna Sonora (Danny Elfman)
  • Annie Award 1994: Miglior Regia (Henry Selick), Miglior Animazione dei Personaggi (Deane Taylor)

CRITICA

Una favola gotica che intona il suo requiem contro quel Destino che rende vani gli sforzi più meritevoli dei “mostri” nei confronti di un’umanità che non li ha mai compresi. Al simpatico villain di turno (il “bau-bau” che, nel timbro vocale e nelle movenze, ricorda l’orango tango del classico dell’animazione Il Libro della Giungla), coerentemente, non vanno addossate tutte le colpe e il film veicola, come accessibile a tutti, un divertente grand guignol con matrice orrida, per una fantasiosa avventura ricolma di citazioni.

—Niccolò Rangoni Machiavelli, Gli Spietati

 

siamo di fronte ad una favola bizzarra, ma geniale nel suo genere, educativa e moralistica, che riflettendo il valore di due feste di natura opposte, lascia comprendere che comunque sia, il fascino oscuro del mondo Halloweeniano, la sua mestizia e le sue decorazioni e caratteristiche inquietanti, non siano in grado di competere con il gioioso spirito natalizio, con la serenità che esso infonde e con lo scintillio ammaliante delle sue decorazioni.

—FilmTV

 

La tecnica dell’animazione in stop-motion utilizzata per creare il film è eccezionale. Ogni personaggio, dal magro Jack Skellington alla vivace Sally, è stato portato alla vita con un dettaglio straordinario e un design visivo unico. Le scenografie sono affascinanti, creando mondi vibranti e surreali che catturano l’immaginazione. La colonna sonora, composta da Danny Elfman e interpretata da una straordinaria orchestra, è un elemento distintivo del film. Le canzoni, tra cui la celebre “This Is Halloween”, aggiungono profondità e magia alla storia, contribuendo a rendere “Nightmare Before Christmas” una vera e propria esperienza musicale.

—Gianluca Colella, Niente Popcorn

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1 thought on “Nightmare before Christmas

  1. Un film che riesce ad essere allo stesso tempo cupo, allegro, colorato e oscuro. Una favola musicale su come non sia facile cambiare le cose quando sono ben consolidate e su come anche le migliori intenzioni possono essere fraintese e diventare agli occhi di tutti delle azioni riprovevoli. Certo Jack Skeletron non ha molto buon gusto nella scelta dei regali, su questo ci dovrebbe lavorare un po’. Così come il regista, nonostante ci abbia lavorato su, non abbia ottenuto proprio i migliori risultati sul fronte dello storytelling.

     

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