Una donna promettente
DATI DI PRODUZIONE
Promising Young Woman, di Emerald Fennell, Regno Unito/Stati Uniti d’America (2020)
Sceneggiatura: Emerald Fennell; produttori: Margot Robbie, Tom Ackerley, Josey McNamara, Ben Browning, Ashley Fox, Emerald Fennell; produttori esecutivi: Carey Mulligan, Glen Basner, Alison Cohen, Milan Popelka; fotografia: Benjamin Kračun; montaggio: Frédéric Thoraval; scenografia: Michael T. Perry; costumi: Nancy Steiner; musiche: Anthony Willis
Interpreti: Carey Mulligan (Cassandra Thomas); Bo Burnham (dott. Ryan Cooper); Alison Brie (Madison); Clancy Brown (Stanley Thomas); Jennifer Coolidge (Susan Thomas); Laverne Cox (Gail); Connie Britton (Dean Elizabeth Walker); Adam Brody (Jerry)
SINOSSI
Cassie vive con i suoi genitori e ha un lavoro come barista. Si è lasciata alle spalle una brillante carriera da studentessa di medicina quando la sua amica Nina, violentata in pubblico da un collega di facoltà, si è tolta la vita. Da quel giorno Cassie ha messo in atto un progetto di vendetta che consiste nel terrorizzare degli uomini che vorrebbero approfittarsi di lei, che si finge strategicamente ubriaca. Il desiderio di riparare il torto subito da Nina diventa ancora più urgente nel momento in cui Ryan (il suo ex-collega con il quale sta da poco intrattenendo una sorta di relazione) le rivela che il responsabile di quello stupro sta per sposarsi. Mentre il suo piano prende progressivamente corpo, nuovi dettagli sullo stupro subito da Nina cominciano ad emergere, nella continua tensione fra desiderio di onorare il passato e volontà di guardare avanti.
TRAILER
COMMENTO
Negli ultimi anni, senza dubbio anche a seguito della nuova visibilità del tema garantita dall’onda del fenomeno #Metoo, sono tornati a interrogarsi in modo esplicito sulla violenza di genere, con l’intelligenza di adoperare le strategie della messa in scena per schivare qualsiasi rischio di voyeurismo pornografico e riuscendo, in alcuni casi particolarmente virtuosi, a mettere sotto accusa anche i presupposti culturali e le narrazioni che la rendono possibile. Una donna promettente è senza alcun dubbio un caso fortunato in questo senso, perché a partire da uno sguardo consapevolmente cinefilo (che interroga tanto la cultura pop quanto la storia del cinema d’exploitation), si presenta come un oggetto complesso e stratificato, capace di essere problematizzante senza mai essere didattico. Pur mantenendosi perfettamente all’interno dei canoni del cinema d’intrattenimento, infatti, il film di Emerald Fennell – qui alla sua opera prima – sa favorire una riflessione profonda su una varietà di temi: che cosa significa essere “una donna promettente” e a cosa si è disposti a rinunciare per tramutare la potenzialità in successo? Chi sono i “bravi ragazzi” che la protagonista trova nei bar e sino a che punto lo sono? Quali sono le condizioni culturali che regolano la visibilità e la gravità di un atto di violenza e quale ruolo giocano le dinamiche di genere in questo campo? Come altri film coevi (si pensi per esempio a Revenge, 2017) anche qui la nuova agency dei personaggi femminili si fa agente di un piano di vendetta che, pur non riparando il trauma da cui si è generato, sa interrogarne i presupposti.
PREMI
- Premio Oscar 2021: Miglior sceneggiatura originale e quattro nomination
- Premio BAFTA 2021: Miglior film britannico; miglior sceneggiatura originale
- Critics’ Choice Awards 2021: miglior attrice a Carey Mulligan
- Chicago Film Critics Association Awards 2020: premio Milos Stehlik al miglior regista rivelazione
- Los Angeles Film Critics Association Awards 2020: Miglior attrice a Carey Mulligan
- Independent Spirit Awards: Miglior sceneggiatura; Miglior attrice protagonista a Carey Mulligan
CRITICA
Una vendetta in cinque atti, consumata all’ombra di un universo color pastello intriso fino al midollo di grottesca e surreale cattiveria che rendono Una donna promettente una delle più scioccanti e graditissime sorprese del Sundance Film Festival 2020, in tempi oscuri nei quali essere donna, nonostante le apparenze, significa ancora lottare con le unghie e con i denti.
—Matteo Vergani, Nocturno
In un film tutto assorbito dal suo “messaggio”, è sul versante della forma che Fennell gioca la sua partita più complessa. Ed è qui che Una donna promettente si apre, comincia a problematizzare, si mette a pensare. Perché Cassie, nella vita di tutti i giorni, si veste come una bomboniera ambulante? Perché quel tripudio di pizzi e fiocchetti? Perché la fotografia stucchevole, gli interni leziosi, le unghie pittate di colori pastello? Perché non un thriller con un’estetica da thriller, e per protagonista una giustiziera dark e cazzuta?
—Maria Sole Colombo, Spietati
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