First Reformed – La creazione a rischio

DATI DI PRODUZIONE

First Reformed, di Paul Schrader, Stati Uniti d’America (2017)

Sceneggiatura: Paul Schrader; produttori: Jack Binder, Greg Clark, Gary Hamilton, Victoria Hill, David Hinojosa, Frank Murray, Deepak Sikka, Christine Vachon; produttori esecutivi: Brian Beckmann, Philip Burgin, Brooke Lyndon-Stanford, Martin McCabe, Luca Scalisi, Mick Southworth, Ying Ye; fotografia: Alexander Dynan; montaggio: Benjamin Rodriguez Jr.; scenografia: Grace Yun; costumi: Olga Mill

Interpreti: Ethan Hawke (reverendo Ernst Toller), Amanda Seyfried (Mary Mensana), Cedric Kyles (Joel Jeffers), Victoria Hill (Esther), Philip Ettinger (Michael Mensana), Michael Gaston (Edward Balq)

SINOSSI

Ernst Toller, pastore della First Reformed Church di Snowbridge, vive una profonda crisi religiosa: dopo la morte prematura del figlio, del quale si attribuisce la colpa, la sua fede viene messa in discussione. Inizia dunque a scrivere un diario, per registrare gli avvenimenti della sua quotidianità, per la durata di un anno, al termine del quale il diario verrà distrutto. Il suo smarrimento interiore, tuttavia, ha ripercussioni sulla sua salute fisica, e viene acuito dal consistente calo di presenze nella sua chiesa; d’altro canto, la chiesa evangelica che lo sostiene economicamente, la Abundant Life, intende rendere la First Reformed più una meta turistica che un luogo di preghiera. Fra i pochi fedeli rimasti, la giovane Mary Mensana domanda l’aiuto di Toller, preoccupata per la salute psichica del marito Michael, attivista ambientale ossessionato dalla fine del mondo. L’incontro modificherà drasticamente la prospettiva di Toller sulla vita. 

TRAILER

COMMENTO

Fra i maggiori esponenti della New Hollywood, fin dagli esordi il regista e sceneggiatore Paul Schrader ha riflettuto sui temi della solitudine umana, del senso di colpa e della redenzione. Con First Reformed, presentato in anteprima mondiale alla 74ma edizione del Festival del Cinema di Venezia, Schrader compie un passo ulteriore nel suo percorso artistico: al posto dell’iconico Travis Buckle di Taxi Driver (1976) – film scritto da Schrader e diretto da Martin Scorsese – c’è l’Ernst Toller di Ethan Hawke, un reverendo attorniato da una profonda crisi spirituale ed esistenziale. Le influenze sono molteplici: dal dramma Luci d’inverno (Ingmar Bergman 1963) il regista desume sia aspetti di carattere narrativo ed estetico, sia il tema del “silenzio di Dio”; dal film Diario di un curato di campagna (Robert Bresson 1951) Schrader trae spunto sia per l’elemento del diario giornaliero quale mezzo per carpire i pensieri di Toller, sia per i problemi fisici cui è affetto il protagonista; il formato 4:3 viene scelto, invece, a seguito della visione di Ida (Pawel Pawlikowski 2013), dramma spirituale di recente distribuzione. Tuttavia, ciò che potrebbe sembrare un film di puro citazionismo risulta essere, invece, anche una profonda e attenta riflessione sul tema della crisi ecologica. L’incontro tra l’ambientalista Michael ed Ernst Toller è il dialogo di due crisi con cause differenti: ciononostante, è il timore del collasso ambientale a fagocitare i dilemmi spirituali di Toller, alimentando la sua disperazione alla quale pare non ci siano soluzioni concrete. ‘Dio ci perdonerà per quello che abbiamo fatto a questo mondo?’ è il cruccio costante che trascina il protagonista in un vortice di disperazione in un contesto sociale che non intende comprendere il suo dramma, né quello di Michael. Nella solitudine delle sue giornate invernali, Toller pare identificare nella violenza estrema il sacrificio più alto per purificare sé stesso e il mondo: ma può esistere una via di fuga che possa porre in equilibrio speranza e disperazione?

PREMI 

  • Premi Oscar 2019: Nomination Miglior Sceneggiatura Originale (Paul Schrader)
  • AFI Awards 2019: Movie of the Year
  • Chicago Film Critics Association Awards 2018: Miglior Attore (Ethan Hawke), Miglior Sceneggiatura Originale (Paul Schrader)
  • Critics Choice Awards 2019: Miglior Sceneggiatura Originale (Paul Schrader)
  • National Board of Review (USA) 2018: Miglior Sceneggiatura Originale (Paul Schrader), Top Ten Films
  • Festival del Cinema di Venezia: Green Drop Award

CRITICA

Con uno script magistrale, che largo spazio offre alla parola, mentre ne mette in discussione il potere salvifico, Schrader realizza con First Reformed un film che non solo contiene tutta la sua carriera, ma ne supera la portata, amplificandone tutte le ossessioni. Da grande ammiratore di Sentieri selvaggi (in originale: The Searcher), Schrader è un “cercatore”, di conoscenza, più che di risposte. E poi, come nel più classico del western, anche in First Reformed si fa largo la possibilità di andare contro la legge – umana o divina in questo caso fa poca differenza – per una causa giusta. Tutti i grandi pensatori e teologi, in qualche misura l’hanno fatto. 

—Daria Pomponio, Quinlan

Un film duro quello di Paul Schrader che non conosce mezze misure e che non ha bisogno di servirsi di inutili sovrastrutture estetiche per promuovere il suo messaggio nefasto; i pessimisti si lasceranno cullare dalle atmosfere spettrali di First Reformed e gli inguaribili ottimisti vedranno nel finale un barlume di speranza. 

—Carolina Bonito, Cinefilos

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