Adam

DATI DI PRODUZIONE

Adam, di Max Mayer, Stati Uniti d’America (2009)

Soggetto e sceneggiatura: Max Mayer; produttori: Miranda de Pencier, Gary Giudice, Geoff Linville, Leslie Urdang, Dean Vanech; produttori esecutivi: Daniel Reves, Christina Weiss Luries; montaggio: Grant Myers; fotografia: Seamus Tierney; musiche: Christopher Lennertz

Interpreti: Hugh Dancy (Adam), Rose Bryne (Beth), Peter Gallagher (Marty Buchwald), Amy Irving (Rebecca Buchwald), Frankie Faison (Harlan), Mark Linn-Baker (Sam), Haviland Morris (Lyra)

SINOSSI

Adam ha 29 anni, vive solo in un appartamento a Manhattan e lavora come ingegnere in una fabbrica di giocattoli e ha imparato a convivere con la sindrome di Asperger. Conosce un giorno la giovane insegnante Beth, con la quale – nonostante le iniziali incomprensioni – incomincia una relazione sentimentale. Le cose cambiano quando Adam perde il suo lavoro e il padre di Beth finisce sotto processo. L’incontro con la famiglia di Beth sarà il catalizzatore di ulteriori cambiamenti, che porteranno i due protagonisti a riflettere su loro stessi e la loro relazione.

TRAILER

COMMENTO

Cosa succede nella vita di un individuo dotato e particolare come Adam, il giovane protagonista del film, quando incontra una persona diversa eppure così simile a lui come Rebecca, insegnante con il sogno della letteratura? Il film di Max Mayer articola una risposta a questa semplice eppure interessante domanda, entrando con grande delicatezza nel mondo della sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico spesso ancora poco tematizzato e compreso, che pur non alterando in modo debilitante l’esistenza dei soggetti che ne sono affetti, finisce per indirizzarne la vita. L’apparente chiusura e mancanza di empatia di Adam sono infatti inizialmente causa di insofferenza per Beth, che soltanto grazie ad un vero e proprio processo di scoperta riuscirà, progressivamente, ad entrare nel mondo del protagonista. Il film ci mostra così un processo di avvicinamento reciproco, che ha però l’intelligenza di non tradursi in una semplificazione del reale: la vicenda dei personaggi è infatti complessa e densa di ostacoli; la messa in scena non semplifica ma problematizza il modo in cui l’Asperger condiziona i rapporti umani. Hugh Dancy e Rose Bryne si producono entrambi in interpretazioni di grande intensità, che rendono il film un oggetto interessante per esplorare, con un occhio mai banale, il rapporto fra questa particolare forma di autismo e le relazioni sentimentali.

PREMI

  • Sundance Film Festival 2009: Premio Alfred P. Sloane

CRITICA

Il film di Mayer (grazie anche alla notevole prestazione di Hugh Dancy e di Rose Byrne) imbocca la strada di una ricerca che si lascia alle spalle il romanticismo prevedibile per addentrarsi nella più complessa ricerca di cosa significhi amare e lasciarsi amare.

—Giancarlo Zappoli, Mymovies

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3 thoughts on “Adam

  1. Raccontare la sindrome di Asperger. Raccontare la difficoltà di vivere che per alcuni è più difficile che per altri. Questo film ci riesce in parte, riesce a trasmettere come le persone con la sindrome di Asperger abbiamo qualcosa da insegnare a tutti, per esempio a non dare nulla per scontato, perché per loro nulla lo è e tutto è complicatissimo, soprattutto i rapporti umani che facciamo finta che non siano complicati perché li crediamo necessari. Tuttavia la vicenda rimane come sospesa, come se il messaggio fosse che le persone con queste difficoltà non possano vivere compiutamente. Ma è davvero così?

     
    • Io penso che la riflessione ultima sia proprio quella proposta: è possibile cioè che la nostra idea di “vivere compiutamente” sia in qualche modo unilaterale, appartenga al mondo “altro”. Forse si può mettere in discussione che vi sia un’unica interpretazione della compiutezza della vita…

       

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