La premiazione in Sala Galmozzi
Lo scorso 19 novembre 2022 presso la Sala Ferruccio Galmozzi a Bergamo ha avuto luogo la cerimonia di premiazione della quinta edizione del festival cinematografico “Foreste – I polmoni verdi della terra”. All’evento ha partecipato una rappresentativa della giuria speciale costituita dagli studenti e dalle studentesse di Cultura visuale nei corsi di laurea magistrale in Comunicazione, informazione, editoria e Culture moderne, per il conferimento del “Premio Università degli studi di Bergamo”.
La rassegna cinematografica, organizzata dall’Associazione Montagna Italia in collaborazione con l’assessorato al Verde pubblico del Comune di Bergamo dal 12 al 21 novembre, è dedicata ai polmoni verdi del nostro pianeta e a temi legati all’ecologia e alla sostenibilità ambientale. La partnership con l’Università di Bergamo ha permesso di coinvolgere la sensibilità dei più giovani sulle tematiche ambientali e ha elevato il prestigio della manifestazione. «Quello con l’Università è un sodalizio importante – ha detto Roberto Gualdi, direttore artistico del festival –, che mi auguro possa proseguire nelle prossime edizioni».
Nelle settimane precedenti alla premiazione, la giuria ha visionato e discusso i film in concorso. «Gli studenti stanno tornando finalmente a vivere l’università in tutte le sue possibilità – ha sottolineato il prof. Adriano D’Aloia, responsabile scientifico del progetto –, con grande voglia di mettersi in gioco in prima persona nei processi della loro formazione».
Il “Premio Università degli studi di Bergamo” è stato attribuito al film Il popolo del cipresso (2020), documentario di Giacomo Agnetti e della casa di produzione Magic Mind Corporation, «per la toccante sincerità con cui il film riesce a trasmettere messaggi di importanza universale». Il popolo dei cipressi peraltro è risultato il vincitore anche del premio principale, a riprova della capacità degli studenti di giudicare gli aspetti contenutistici, linguistici ed estetici di un’opera cinematografica.
Il popolo del cipresso è un documentario girato nella Patagonia cilena. La storia è incentrata sui personaggi che ruotano attorno al cipresso delle Guaitecas, un albero che per anni è stato tagliato e commerciato dai “madereros” e che figura tra le specie minacciate. Un team di biologi si immerge in questa “cultura del legno” e tenta di capire quale sarà il futuro di queste foreste. Dopo la premiazione gli studenti hanno incontrato e intervistato il regista Giacomo Agnetti.